Collegiata di Santa Maria a Mare a Maiori: tra folklore, arte e leggenda

Collegiata di Santa Maria a Mare Maiori

L’inconfondibile cupola maiolicata gialla e verde della Collegiata di Santa Maria a Mare sovrasta l’abitato della città di Maiori, simbolica custode di quel mix di religione, folklore, tradizione e bellezza artistica che è un po’ il filo conduttore di tantissime attrazioni in Costiera Amalfitana.

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La Collegiata di Maiori: simbolo di una città e custode delle sue tradizioni

La Collegiata di Maiori è legata al culto della Santa Patrona, Santa Maria a Mare, che i locals festeggiano ben due volte: la prima data coincide con il Ferragosto (ne parliamo anche nel nostro articolo dedicato al Ferragosto in Costiera Amalfitana); la seconda si festeggia nella terza domenica di Novembre.

I maioresi chiamano questa seconda ricorrenza “A’ Madonna e’ notte”, perché la statua della Santa viene portata in processione proprio nelle ore notturne. La tradizione vuole che i fedeli assistano alla prima Santa Messa, alle sei di mattino. E visto che il periodo della ricorrenza coincide con quello dei preparativi pre-natalizi, al mattino presto la banda inizia a suonare una pastorale natalizia lungo le vie del paese.

Ma l’evento davvero tradizionale e molto sentito, legato alla Collegiata di Santa Maria a Mare, è la tradizionale corsa della Madonna che, in occasione di entrambe le ricorrenze, viene portata correndo lungo i circa 130 scalini che separano la Chiesa dalla piazzetta sottostante.


Si tratta di un momento di fede molto particolare, che unisce il rituale religioso al folklore tipico dei nostri paesi: se ti trovi a Maiori in occasione del Ferragosto o nella terza domenica di Novembre, ti consigliamo di prendervi parte, per toccare con mano l’emozione e la partecipazione che si respira e che unisce in maniera fortissima tutta la comunità.

La Collegiata di Santa Maria a Mare: la storia

Nata come fortezza a difesa dei saraceni, la struttura subì una trasformazione radicale nel XIII secolo, assumendo le sembianze di una chiesa. La leggenda narra che proprio in quel periodo, alcuni pescatori maioresi recuperarono dal mare una statua della Madonna con il Bambino, intatta e miracolosa. Da quel momento, la chiesa divenne il cuore religioso della città, assumendo il nome di Santa Maria a Mare.

Nei secoli successivi, la chiesa subì ampliamenti e restauri, plasmandosi nella forma che possiamo ammirare oggi. 

L’architetto Pietro Valente, nel XIX secolo, diede vita a un capolavoro di architettura, capovolgendo l’orientamento della struttura e creando un’armonia di proporzioni che ancora oggi affascina.

L’interno della Collegiata è un tripudio di arte e storia. Il soffitto dorato a cassettoni del XVI secolo, opera di Alessandro de Fulco, regala un’atmosfera solenne e suggestiva. L’organo monumentale, con le sue 1700 canne, riempie lo spazio di melodie sacre. La cripta, custode delle spoglie di San Clemente, ospita il museo d’arte sacra “Don Clemente Confalone”, ricco di opere d’arte che raccontano la devozione e la maestria degli artisti locali.

Ma la vera protagonista è la cupola emisferica, ricoperta di maioliche gialle e verdi che brillano al sole. Un simbolo della città, visibile da lontano, che invita a scoprire i tesori che la Collegiata di Santa Maria a Mare racchiude tra le sue mura.

Come raggiungere la Collegiata di Santa Maria a Mare

La Collegiata di Santa Maria a Mare si trova a Maiori, salendo i 127 scalini che partono dalla piazzetta Raffaele Amato che si affaccia sul corso Reginna.

Continuando lungo questa scala, puoi procedere verso il caratteristico Sentiero dei Limoni, una passeggiata piacevole lungo l’antico percorso che unisce Maiori e Minori ed era anticamente attraversato dalle cosiddette “furmechelle”, le trasportatrici di limoni.

Proprio a loro è dedicato questo sentiero che si snoda attraverso il pittoresco villaggio di Torre e che raggiunge Minori, tra casette silenziose e profumi di vegetazione mediterranea.
Ne parliamo approfonditamente in questo articolo completo sul Sentiero dei Limoni.

Come raggiungere Maiori

Maiori si trova in una posizione abbastanza centrale e risulta, pertanto, facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. 

Puoi arrivare a Maiori:

utilizzando il trasporto su Gomma Sita Sud: ogni ora circa partono da Salerno e Amalfi gli autobus che fanno fermata lungo tutti i paesi della Costiera Amalfitana. Puoi acquistare i ticket in qualsiasi momento utilizzando l’App Unico. 

Con i traghetti Travelmar: partono da Salerno (Molo Concordia) e da Amalfi. Fanno tappa a Minori, Maiori, Cetara e Vietri sul Mare. Ti consigliamo di acquistare i tuoi biglietti in anticipo, soprattutto se ti sposti nei periodi di maggiore affluenza (Luglio e agosto e weekend).

In auto: in questo caso, ti ricordiamo sempre di tenere in considerazione la difficoltà di percorrenza della SS 163 e la possibilità di trovare traffico lungo la strada, soprattutto in alta stagione.

Se ti sposti in autunno o in giornate feriali, muoverti auto può essere fattibile. Tuttavia, la ricerca di un parcheggio non è sempre facile. 

Oltre alle strisce blu, che costeggiano il Lungomare, puoi optare per i parcheggi privati. Quello più comodo e centrale è il parcheggio custodito Mandara, che si trova poco distante dal Lungomare.

Consigli

Visto che proprio in apertura di articolo abbiamo menzionato il Ferragosto, la festa più sentita dai maioresi, dedicata alla Santa Patrona, è impossibile non ricordarti di assaggiare due specialità tipiche della tradizione, se il tuo viaggio coincide con questo momento speciale:

✅​ la melanzana con la cioccolata: prelibatezza tradizionale tipica di Maiori, che consiste in fettine di melanzane fritte e ricoperte di cioccolato fondente.

📣 Fidati di un local: assaggiale, prima di storcere il naso.

Ti assicuriamo che le adorerai! Se vuoi saperne di più, leggi il nostro articolo dedicato alla melanzana con la cioccolata: ci trovi anche la ricetta delle due varianti!

✅​ Il panino con la milza (“o’ panino ca’ mevza”): qui entriamo più nello specifico dello street food campano e probabilmente si tratta di un piatto non destinato a piacere a tutti.

Se, però, sei amante del genere, non perdertelo: si tratta di milza bovina, cotta in aceto e condita con prezzemolo, aglio, peperoncino e menta.

Non tutti apprezzano, ma chi lo fa, ne è un grandissimo estimatore!

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