Villa Cimbrone a Ravello: dimora storica con vista sull’infinito

Villa Cimbrone Ravello

Villa Cimbrone rappresenta uno di quei luoghi che devi visitare obbligatoriamente, se vieni in Costiera Amalfitana. Collocato su un promontorio poco distante dal centro della città, questa dimora storica assomiglia ad un sogno ad occhi aperti: tra giardini lussureggianti, statue, ornamenti e viste mozzafiato, attraverso un crescendo di stupore, ti conduce su una delle terrazze più belle del mondo.

Preparati a sognare, perché in questo articolo ti guidiamo alla scoperta di Villa Cimbrone, uno dei luoghi più suggestivi e magici della Costiera Amalfitana.

Cosa vedrai a Villa Cimbrone

Restarai colpito fin dall’ingresso, quando percorrerai il Viale dell’Immenso e camminerai sotto un tetto di glicini bianchi e blu. Subito dopo la biglietteria, ammirerai il chiostro, con i suoi evidenti elementi siculo normanni,

Poi incontrerai la cripa, creazione di Lord Grimthorpe, con i suoi elementi sacri e profani: in questo cortiletto, restaurato tra il 1907 e il 1911 si riuniva il circolo Bloomsbury, che elesse la villa a circolo letterario.

Proseguendo, ammirerai il poggio di Mercurio, con la sua statua bronzea che rappresenta una copia del Mercurio a riposo della scuola di Lisippo.

Successivamente, il tempietto di Bacco, di ispirazione classica, sorretto da otto colonne scanalate, in stile dorico. Al centro del tempio, su di un piedistallo, un satiro che danzando sorregge Bacco con l’immancabile grappolo di uva.

Continuando la passeggiata, tra aiuole profumate ed ornate di fiori, statue, elementi decorativi e vasi di terracotta, giungerai alla splendida Terrazza dell’Infinito, ornata di statue: qui sarai sospeso tra cielo e mare, a 365 metri d’altezza e con un po’ di fantasia, avrai davvero la sensazione di volare.

Dalla terrazza dell’Infinito lo sguardo abbraccia tutta la Costiera Amalfitana, fino alle montagne del Cilento e la piana di Paestum.

Questo luogo è talmente bello e romantico da essere scelto spesso come location per le proposte di matrimonio.

Altri momenti di stupore, durante la tua passeggiata, li vivrai ammirando:

  • la Terrazza delle rose;
  • la Statua del David, che si trova in mezzo al bosco ed è stata realizzata dallo scultore Gioacchino Varlese;
  • la Grotta di Eva, opera di Adamo Todolini;
  • la stanza del Tè, composta da quattro colonne di epoca romana e alcune bellissime sculture.
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Come arrivare a Villa Cimbrone

Rispetto alla più famosa Villa Rufolo, che si affaccia su Piazza Duomo, Villa Cimbrone è un po’ più nascosta. Dalla piazza di Ravello, procedi in via Santissima Trinità, poi procedi verso via San Francesco ed infine svolti in Via Santa Chiara.

Non temere: la passeggiata non dura più di dieci minuti e ti permette di goderti la tranquillità e la bellezza dei vicoli silenziosi di Ravello.

Se viaggi in autobus, da Salerno puoi raggiungere prima Amalfi, a bordo degli autobus SITA o usufruendo dei servizi via mare Travelmar, attivi generalmente da aprile a metà novembre. Da Amalfi, attendi il tuo autobus per Ravello. Puoi acquistare i biglietti presso i rivenditori autorizzati (tabacchi, bar o edicole), che espongono generalmente il badge UNICO. In alternativa, puoi utilizzare l’App UNICO per acquistare i tuoi biglietti direttamente da smartphone.

Se viaggi in auto, da Salerno procedi lungo la Statale 163 Amalfitana, fino al bivio di Castiglione, a circa due km da Amalfi. Da qui, procedi per Ravello.

La città di Ravello non è caratterizzata dagli ingenti flussi turistici che prendono d’assalto altre destinazioni come Positano o Amalfi: qui non troverai frotte di viaggiatori e turisti, ma stradine tranquille ed eleganti che invogliano a camminare e godersi una giornata di tranquillità. Per questo, anche trovare un posto auto non sarà difficile.

Se vuoi maggiori informazioni per spostarti in Costiera Amalfitana durante la tua permanenza, ti consigliamo di scaricare la nostra guida gratuita “Come muoversi in Costiera Amalfitana senza stress”: all’interno abbiamo raccolto tutte le informazioni utili ed indispensabili per facilitare i tuoi spostamenti di paese in paese.

Curiosità su Villa Cimbrone

Oltre il prestigioso circolo Bloomsbury, hanno visitato ed amato Villa Cimbrone anche Winston Curchill, l’autore E.M Forster, e il celebre economista Maynard Keynes D.H. Lawrence, l’autore di Lady Chatterley’s Lover.

Greta Garbo fuggì da qui nel Febbraio del 1938 con l’intenzione di sposare Leopold Stowkowski.

La storia di Villa Cimbrone

Il nome dello storico edificio deriva da “Cimbronium”, il promontorio su cui questo sorge. In questo spazio sorgevano anticamente un castello, che oggi corrisponde al Convento di Santa Chiara, ed un punto di avvistamento. Tutto il resto era costituito da un casale appartenuto ad alcune influenti famiglie della storia ravellese, tra cui gli Acconciagioco a partire dal 1300, i Fusco e i d’Angiò, a partire dal 1500.

I recenti ritrovamenti di una lapide del 1620 lasciano intuire che i maggiori lavori di ristrutturazione e manutenzione dell’edificio furono esguiti dalla famiglia Fusco, probabilmente con l’intento di trasformare quelli che erano terreni adibiti all’agricolutura in qualcosa che fosse più in linea col gusto rinascimentale dell’epoca.

Per alcuni secoli questa splendida dimora, circondata da una natura fertile e lussureggiante, rimase abbandonata.

Finché un giorno non vi giunse un illustre gentiluomo inglese, giunto a Ravello per lenire una forte depressione causata dalla perdita della moglie: si trattava di William Beckett, illustre storico inglese.

Era il periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento: la Costiera Amalfitana e Ravello non erano ancora le affollate mete turistiche che conosciamo oggi, ma vi giugevano per lo più intellettuali, artisti, scrittori in viaggio per il Grand Tour, che si innamoravano perdutamente di questi luoghi, del clima dolcissimo e delle atmosfere sognanti che vi trovavano.

Fu così anche per William Beckett, detto Sir Grimthorpe, che si innamorò di Villa Cimbrone e nel 1904 ne acquistò una parte con l’intento di restituire nuovo splendore a quei luoghi.

Se il nostro dandy, innamorato del romanticismo, non trasformò l’edificio acquistato in una fredda villa Liberty, fu grazie alla mediazione di Nicola Mansi, un ravellese emigrato a Londra, che convinse il barone Grimthorpe ad affidarsi alla manodopera locale, anzichè all’abilità di un architetto professionista.

Può sembrare un aneddoto curioso per strappare un sorriso, ma l’attuale fascino romantico di Villa Cimbrone deriva proprio dall’impiego di manodopera locale, forse naturalamente intrisa di essenza mediterranea. E forse anche dalla felicità di Nicola Mansi che, figlio di un operaio edile, dovette pensare di aver ritrovato le radici paterne impegnandosi nella ristrutturazione della villa.

I lavori di ristrutturazione durarono per circa 15 anni e diedero vita all’eclettismo che possiamo ammirare ancora oggi all’interno di questo luogo stupefacente.

Villa Cimbrone, infatti, non colpisce per il rigore o la coerenza architettonica, ma per un irrestitibile mescolanza di stili, ispirazioni citazioni architettoniche, che creano un’atmosfera romantica, mediterranea, onirica.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, dato che la Villa era di proprietà inglese, fu confiscata dallo stato e rimase per circa dieci anni in stato di abbandono, finché non fu acquistata dalla famiglia Vuilleumier, che a partire dagli anni Sessanta si occupò di restaurarla, per riportarla all’antico splendore.

Oggi Villa Cimbrone ospita una struttura alberghiera di lusso, ma i suoi giardini sono aperti al pubblico e sono visitabili tutti i giorni, fino al calar del sole.

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