La splendida città di Paestum rappresenta una delle mete più richieste dai viaggiatori che, approfittando di permanenze più lunghe in Costiera Amalfitana, decidono di inserire nel proprio itinerario qualche tappa fuori dai soliti itinerari.
E sicuramente si tratta di una scelta indovinata, visto che Paestum, con la sua vasta Area Archeologica e i suoi splendidi templi, è la meta ideale per chiunque voglia seguire le tracce della cultura greca, proprio come hanno fatto i viaggiatori del Settecento e dell’Ottocento, che rimasero rapiti dalle suggestioni e dall’atmosfera che avvolge e penetra in ogni angolo di questo luogo unico al mondo.
Oltre alla sua importanza storica, archeologica ed antropologica, Paestum rappresenta una destinazione strategica anche per conoscere il Cilento, le sue spiaggie e la sua deliziosa cucina.
In questo articolo ti guideremo alla scoperta dell’antica Posidonia, in modo da fornirti tutte le informazioni necessarie per organizzare la tua giornata fuori dalla Costiera Amalfitana. Inoltre, visto che questa località potrebbe davvero affascinarti, ti lasceremo anche qualche informazione che si rivelerà utile nel caso in cui decidessi di restarvi per più giorni.
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“Come muoversi in Costiera Amalfitana senza stress”
Indice dei contenuti
Come arrivare a Paestum
📣 In questa sezione ti forniremo informazioni sia per raggiungere Paestum partendo dalla Costiera Amalfitana, sia per raggiungerla da altre destinazioni.
Se vieni da destinazioni diverse dalla Costiera Amalfitana
✅ Se viaggi in auto, prendi l’autostrada A3, uscita Battipaglia, se vieni da Nord; in alternativa prendi l’uscita per Eboli. Prosegui lungo l’autostrada 18 e poi prendi l’uscita per Paestum.
✅ Se viaggi in treno, il tuo punto di riferimento è la Stazione di Salerno, che puoi raggiungere con Italo o Frecciarossa, in base alle soluzioni più adatte alle tue esigenze. Da Salerno, puoi raggiungere la città con l’Intercity: il viaggio dura meno di 30 minuti e dalla stazione di arrivo sei a soli dieci minuti di cammino dall’Area Archeologica.
✅ In alternativa al treno, puoi viaggiare a bordo degli autobus Bus Italia, che partono da Via Vinciprova, il capolinea Sita Sud, e si fermano anche nei pressi della Stazione di Salerno.
Se parti dalla Costiera Amalfitana
Devi raggiungere prima la città di Salerno e poi proseguire, come ti abbiamo già detto, in treno o autubus.
Per raggiungere Salerno, puoi viaggiare a bordo degli autobus Sita, che partono circa ogni ora da Amalfi e fermano presso tutti i comuni della Costiera Amalfitana.
In alternativa, da aprile a ottobre, puoi raggiungere Salerno via mare: la compagnia Travelmar offre un servizio di trasporto in traghetto che parte da Amalfi e ferma a Minori, Maiori, Cetara e Vietri sul Mare. Il servizio ti permette di raggiungere la città di Salerno in maniera più veloce (il tempo di percorrenza da Amalfi a Salerno è di circa 50 minuti) ed evitando il rischio di traffico, soprattutto in alta stagione.
📣 Puoi acquistare i tuoi biglietti presso i punti vendita situati nei porti di partenza, ma se preferisci, puoi evitare file, acquistandoli on-line direttamente dal modulo in basso.
Se cerchi altre informazioni per viaggiare comodo e senza stress durante la tua permanenza in Costiera Amalfitana, ti consigliamo di scaricare la nostra guida gratuita “Come muoversi in Costiera Amalfitana senza stress”: all’interno trovi tantissimi consigli per spostarti da un paese all’altro, la lista completa dei parcheggi e dritte esclusive per evitare imprevisti, viaggiando sicuro e spedito come uno di noi!
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Cosa vedere a Paestum
📍 Parco archeologico di Paestum
La città di Paestum è circondata da una cinta muraria che si è quasi completamente conservata. In corrispondenza dei punti cardinali si aprono gli accessi alla città, che sono:
🔹 Porta Sirena, ad est;
🔹 Porta Giustizia, protetta da due torri ai lati, a sud;
🔹 Porta Marina, anch’essa protetta da due torri laterali, ad ovest;
🔹 Porta Aurea, a nord, di cui resta pochissimo, poiché fu demolita durante l’Ottocento, per permettere il passaggio della Strada Statale 18.
All’interno delle mura sorge il Parco Archeologico, una vasta area, dall’immenso interesse storico, culturale ed archeologico, che comprende tre templi, le rovine ed il museo.
Si tratta di un luogo dal fascino indescribile, che merita sicuramente il giusto tempo per essere visitato in totale tranquillità. Il tempo medio per toccare tutti i punti di interesse, incluso il museo, è di circa due ore. Tuttavia, ti consigliamo di fare delle pause e goderti qualche piacevole momento di relax all’ombra di un albero, per concederti una visita lenta e meditativa, tranquilla e rilassata.
Ti ricordiamo che durante l’estate il Parco Archeologico di Paestum è visitabile anche in orario serale: l’occasione è ghiotta per regalarsi una serata diversa, camminando tra templi e rovine vestiti di luce soffusa e avvolte dal mistero e dal fascino della notte.
All’interno del Parco potrai ammirare i tre meravigliosi templi di Nettuno, Atena e quello di Hera, conosciuto anche come Basilica.
Preparati a rimanere senza parole, perché sarai di fronte a testimonianze della Magna Grecia straordinariamente ben conservate, probabilmente anche grazie all’abbandono di questo sito, avvenuto nel IX sec. d.C.
📍 Il tempio di Nettuno
Detto anche “Tempio di Poseidone“, si tratta del tempio più grande dell’antica Poseidonia. Risale al sec. V a.C e si caratterizza per l’imponenza degli elementi architettonici, che fanno parte dello stile del periodo “severo” dell’arte greca.
Per questo, le colonne doriche (sei per fronte e 14 per lato, anziché 13 come da consuetudine) appaiono estremamente maestose e si ispirano al famoso tempio di Zeus ad Olimpia, considerato modello architettonico per tutte le costruzione di quel periodo.
Se hai occhio per l’architettura, noterai il suo aspetto “fuori misura”: le colonne frontali sono più grandi e spesse di quelle laterali. Contribuisce all’idea di meastosità il fatto che la proporzione tra il diametro e l’altezza delle colonne sia leggermente inferiore: l’edificio ha, infatti, un aspetto meno slanciato, al quale probabilmente si cercò di compensare incrementando il numero di scanalature delle colonne.
L’ambiente interno era suddiviso in tre spazi: uno centrale, la cella, dove era collocata la statua della divinità e l’altare ad est, di cui restano solo le fondamenta.
L’attribuzione a Nettuno-Poseidone fu ipotizzata nel Settecento. Oggi si è più propensi a credere che il tempio fosse dedicato al dio Apollo.
📍 Tempio di Atena
Chiamato anche “Tempio di Cerere“, fu costruito circa 50 anni prima del tempio di Nettuno e 50 anni dopo il tempio di Hera, di cui parleremo tra poco. Inizialmente si credeva che questo tempio fosse dedicato al culto di Cerere. Tuttavia, la scoperta di statuette votive dedicate alla dea Atena, ha fatto propendere per l’ipotesi che l’edificio fosse dedicato a quest’ultima.
Il tempio presenta una struttura più semplice rispetto ai templi di Hera e Nettuno e si distingue per l’alto frontone e il fregio dorico, che poggiano su colonne doriche leggermente slanciate.
📍 Tempio di Hera o Basilica
Si tratta del tempio dedicato alla dea Era, sposa di Zeus, che nel corso del ‘700 fu considerato una Basilica, per l’assenza di timpani e della trabeazione, oltre che per alcune caratteristiche anomale, come, ad esempio, il numero dispari di colonne.
In realtà, gli studi hanno dimostrato che si trattasse proprio del tempio dedicato alla celebre sposa di Zeus.
Il tempio si presenta con 9 colonne frontali e 18 colonne laterali.
La particolarità delle colonne, visibile anche nel tempio di Cerere è la decorazione del collarino del capitello con foglie baccellate e una fascia di fiori di loto e piccole rose.
📍 Il Cavallo di Sabbia di Mimmo Paladino
Tra il tempio di Hera e il tempio di Nettuno, tra i resti di questa classicità che sembra ancora pulsare di vita, ti colpirà la statua di un cavallo, dalle forme più moderne, che creano un interessante contrasto.
Si tratta del “Cavallo di Sabbia” di Mimmo Paladino, una statua raffigurante Pegaso, il cavallo alato partorito da Medusa, realizzata con la sabbia proveniente dalle spiagge di Paestum.
La presenza di questa particolare scultura offre un interessante momento di riflessione su come possano convivere antichità e modernità, intessendo un dialogo continuo, che permette di evolversi, senza mai dimenticare le proprie radici. Siamo sicuri che la compenetrazione di passato e presente renderà ancora più interessante ed emozionante il tuo percorso.
📍 Il Museo Archeologico
Al centro della Città Antica, trovi il Museo Archeologico Nazionale, dove potrai scoprire le evoluzioni e trasformazioni della città nell’arco temporale che va dal VII secolo agli inizi del VI secolo a.C.
Entrare nel Museo, sarà quindi l’inizio di un altro viaggio nel tempo, che ti permetterà di ammirare preziosi tesori archeologici e di approfondire svariati aspetti culturali, sociali e storici della città di Paestum.
Nell’area Romana, ad esempio, potrai documentarti, attraverso plastici e grafici, sull’evoluzione della città a partire dalla conquista romana, nel 272 a.C, fino alla sua decadenza.
L’area dedicata alle sculture e ai decori architettonici provenienti dall’Heraion del Sele, ti farà scoprire di più sul Santuario di Hera. Potrai, inoltre, ammirare le lastre dipinte della Tomba del Tuffatore e ammirare le lastre dipinte, che ornavano le tombe, a partire dal IV secolo a.C.
📍 Basilica Paleocristiana
Nei pressi del Museo Archeologico, potrai ammirare la Chiesa della SS. Annunziata, risalente agli inizi del V sec. a.C.
La Basilica fu concepita inizialmente come basilica aperta , per divenire, tra il V e il IV secolo a.C una basilica “chiusa”, a seguito del diffondersi della religione cristiana.
Per questa ragione, l’edificio presenta un’interessante commistione di elementi pagani ed elementi bizantini. La Chiesa, più volte abbandonata nel corso dei secoli, è stata restaurata dapprima nel Cinquecento ed infine nel Settecento, come testimonia la sua elegante facciata.
L’interno è costituito da tre navate, suddivise da colonne antiche, che erano stati inglobate in pilastri barocchi: solo i recenti restauri, avvenuti nel corso del Novecento, hanno portato alla luce gli elementi più antichi. Oltre alle antiche colonne, infatti, è stato ripristinato l’antico calpestio e sono venuti alla luce alcuni frammenti databili intorno al XI secolo.
Cosa fare a Paestum
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Trekking e Passeggiate
Il parco del Cilento e del Vallo di Diano, che comprende i già citati scavi archeologici di Paestum, è una delle aree verdi più estese d’Europa: con i suoi 180 ettari, si estende dalla montagna al mare, toccando tutti i tipi di ecosistemi, dai boschi di faggio alle formazioni coralline.
Gli itinerari tra cui scegliere sono tantissimi. Per comodità, proveremo a fornirti indicazioni su alcuni dei percorsi, tenendo in considerazione il livello di difficoltà e la vicinanza alla città di Paestum. Prediligeremo, quindi, quei sentieri che non richiedono una particolare preparazione atletica e che permettono di godersi una passeggiata nel verde, alla scoperta dei lati nascosti e più selvaggi di questa splendida zona della Campania.
Tieni in considerazione queste escursioni soprattutto se resti più giorni in città e vuoi andare alla scoperta dei suggestivi paesaggi e della varietà di flora e fauna nei dintorni di Paestum: con la sua incredibile quantità di attrazioni ed esperienze a contatto con la natura, il Cilento è la destinazione di viaggio ideale per coloro che amano viaggiare slow.
📍 Da Agropoli a Punta Tresino
Dalla città di Agropoli, a soli 11 km da Paestum, inizia la fascia settentrionale del Parco Nazionale del Cilento, antico baluardo di protezione, grazie alla sua posizione strategica.
In particolare, dalla Baia di Trentova si snoda un sentiero panoramico ad anello che, partendo in prossimità del parcheggio della spiaggia, tocca dei punti panoramici splendidi e raggiunge il Monte Tresino. Lungo il percorso potrai quasi ammirare l’evoluzione storica di questa zona: vedrai campi coltivati con attrezzature moderne, ma anche gli antichi e tradizionali muri a secco terrazzati, abitazioni rurali e addirittura i resti più antichi di un sepolcro.
📣 Il percorso ha un livello di difficoltà intermedio, con una durata di circa 3 ore. Ti consigliamo scarpe da trekking, cappello e protezione solare, soprattutto se ti sposti nelle soleggiate giornate primaverili e di inizio estate.
📍 Gola del Sammaro e Roscigno vecchia
In questo caso, dovrai spostarti di qualche chilometro dal tuo punto di partenza: in circa un’ora di auto, raggiungi la località “Sacco”. Non farti spaventare dal tempo di percorrenza, perché se hai qualche giorno a disposizione, vale decisamente la pena di lanciarsi in questa splendida avventura, che ti porterà alla scoperta delle Gole del Fiume Sacco e, vista la vicinanza, alla scoperta di Roscigno vecchia, affascinante borgo abbandonato.
Da Sacco, segui le indicazioni per il sentiero. Una volta lasciata l’auto, inizia la tua escursione: il sentiero per raggiungere le gole del fiume Sammaro è lungo circa un chilometro e mezzo. Attraverso una passeggiata piacevole nel verde raggiungi il ponte del fiume Sammaro, uno dei ponti ad arcata unica più alti d’Europa: da qui potrai godere un vista meravigliosa sul fiume e sui monti Alburni.
Dal momento che ti trovi qui, ti consigliamo di fare tappa presso Roscigno vecchia, il cosidetto “borgo museo”, anche conosciuto come “Borgo fantasma”, perché tra il 1907 e il 1908 il paese fu sgomberato dalla protezione civile, per questioni di sicurezza.
Oggi, in questo paese completamente spopolato, sono rimasti in piedi i vecchi edifici antichi, l’abbeveratoio in piazza, le stradine e i vicoletti dove la vegetazione ha preso il sopravvento: camminare immersi in questi silenzio è un autentico tuffo nel passato.
📍 La Costa delle Sirene
Da Paestum, in circa 30 minuti di auto, raggiungi San Marco di Castellabate, da cui parte questa splendida escursione che da Punta Licosa, luogo leggendario, che prende il nome dalla sirena Leucosia, che si inabissò per Ulisse, al Museo del Mare di Pioppi.
La leggenda a cui è legato questo luogo dice già moltissimo sulle bellezze che incontrerai lungo il cammino: la splendida pineta di Punta Licosa si sporge su un paesaggio splendido incorniciato da una lussureggiante macchia mediterranea. Con una passeggiata di difficoltà bassa (adatta a tutti), riempiendoti gli occhi di blu e verde, raggiungi il Museo del Mare, struttura didattica e museale, dove potrai apprendere tante informazioni sulla flora e la fauna marine. Il piano superiore del museo è dedicato alla dieta mediterranea: è stato fondato dal medico americano Ancel Keys, che ha studiato il rapporto tra la dieta mediterranea e la longevità degli abitanti del Cilento.
Esperienze che puoi fare solo a Paestum
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Oltre a goderti il fascino della storia, le passeggiate all’interno del Parco Nazionale del Cilento e il mare, a Paestum puoi goderti altre attività rilassanti, a contatto con la natura, le tradizioni locali e il buon cibo!
L’aria buona, i terreni fertili e il rispetto delle antiche tradizioni agricole creano le condizioni ideali per la produzione di materie prime eccellenti: la cucina di questi luoghi è semplice, tradizionale e genuina. In pratica, è la cucina di una volta, che sa di buono, di casa e di vita semplice.
Potresti, ad esempio, andare alla scoperta di una vigna locale, degustando vini come l’Aglianico Cilento DOP e il Fiano Cilento DOP, accompagnati da salumi e formaggi locali. In alternativa, come ti raccontiamo in questo nostro articolo, potresti visitare un caseificio di mozzarelle di bufala, autentico tesoro gastronomico campano, di cui Paestum vanta una deliziosa produzione con metodi tradizionali, rispettosi degli animali e dell’ambiente.
Infine, se ami essere in movimento e non sei mai stanco di scoprire cose nuove, potrebbe entusiasmarti un tour in e-bike: pedalando puoi raggiunere l’Area Archeologica, ma anche spingerti oltre, raggiungendo il Santuario della Madonna del Granato o le cascate di Capo di Fiume.
La spiaggia di Paestum
Se resti più giorni a Paestum, viaggi nel periodo estivo e vuoi approfittarne per un tuffo rigenerante, abbiamo una buona notizia per te: la spiaggia di Paestum presenta delle caratteristiche che potrebbero davvero risultare interessanti.
Si tratta di un lungo tratto di arenile, in cui si alternano spiagge libere e spiagge attrezzate. La qualità di balneazione delle acque è eccellente. Altro elemento che può aggiungere piacevolezza all’esperienza è dato dalla passeggiata in pineta necessaria per accedere alla spiaggia: ideale anche per fare jogging o per concedersi qualche tranquilla passeggiata rigenerante, prima o dopo il mare.
Infine, le spiagge di Paestum sono child friendly: molti stabilimenti balneari dispongono di piccole attrazioni per bambini, come scivoli e torri per arrampicarsi: sembra un piccolo dettaglio, ma sappiamo che per chi viaggia con bimbi al seguito può fare una grande differenza.
Eventi imperdibili a Paestum
✅ Ogni anno, il 15 giugno si tengono i festeggiamenti in onore di San Vito Martire, Santo Patrono della città dei Templi.
✅ Durante l’estate la Valle dei Templi diventa palcoscenico di concerti, festival e spettacoli teatrali. Inoltre, nei mesi estivi le visite alla Valle dei Templi sono prolungate fino alle 22 nei giorni feriali e fino alle 23 nei giorni festivi.
✅ Sono moltissime le sagre da tenere d’occhio durante i mesi estivi. In prossimità della partenza, controlla sui siti locali, per scoprire gli eventi più vicini a Paestum.
Il periodo migliore per visitare Paestum
📣 I mesi migliori per godersi una vacanza rilassante a Paestum o una fuga mordi e fuggi partendo dalla Costiera Amalfitana sono sicuramente quelli che vanno da Aprile ad Ottobre.
Il clima risulta decisamente più piacevole nei mesi primaverili, quando la temperatura mite consente di visitare i luoghi di maggiore interesse, senza soffrire troppo il caldo: sicuramente una visita alla Valle dei Templi risulta più faticosa nei mesi di luglio e agosto, quando il sole picchia forte fin dalle prime ore del mattino. Se ti sposti nei mesi estivi, ti consigliamo di visitarla negli orari serali, approfittando del fresco della sera e dell’atmosfera suggestiva creata dall’illuminazione notturna.
Se ti sposti a Paestum partendo dalla Costiera per una gita fuori porta, ti ricordiamo che nei mesi clou dell’estate (luglio e agosto) può risultare più complicato spostarsi: prediligi gli spostamenti via mare fino a Salerno e organizza la tua partenza nelle prime ore del mattino, per viaggiare con maggiore comodità.
Perché scegliere Paestum come destinazione di Viaggio
Il fascino della storia che ancora vive tra le strade della città, il buon cibo che potrai assaggiare in zona, la cordialità e genuinità degli abitanti, la vicinanza ad altre località splendide del Cilento ci sembrano davvero delle ottime ragioni per scegliere Paestum come destinazione di viaggio.
📣 Scegli Paestum come base del tuo viaggio se:
🔹 Cerchi una località che ti consenta di unire il fascino e le suggestioni della storia antica alla piacevolezza di luoghi naturali di indescrivibile bellezza paesaggistica
🔹 Vuoi vivere una vacanza che coniughi cultura e mondanità: in estate la zona offre una vasta scelta di eventi culturali, sagre e divertimento
🔹 Viaggi con i bambini e cerchi una destinazione comoda e piacevole anche per loro: come abbiamo già accennato, anche gli stabilimenti balneari della zona sono spesso attrezzati con giochi per intrattenere i bambini. In generale, la zona offre molti spazi verdi, dove sarà piacevole passeggiare e giocare.
📣 Scegli Paestum come gita fuori porta (dalla Costiera Amalfitana):
🔹 Viaggi in primavera e cerchi un’esperienza culturale indimenticabile ;
🔹 Hai già organizzato altre escursioni via mare e vorresti provare “nuove emozioni”;
🔹 Sei già stato più volte in Costiera Amalfitana, hai già visitato Sorrento o Capri e vuoi ampliare i tuoi orizzonti.
Curiosità su Paestum
📣 Nel Cilento ci sono circa 30 centenari ogni 100mila abitanti.
Questo numero notevole – più del doppio, rispetto al resto d’Italia – colpì il medico americano Ancel Keys, padre della dieta mediterranea, che decise di approfondire la questione, trovando importanti correlazioni tra la dieta mediterranea e la longevità dei cilentani.
Secondo i suoi studi, infatti, l’80% dei fattori sarebbe da ricondurre a stile di vita e alimentazione, mentre il restante 20% sarebbe da attribuire a condizioni genetiche. Una cosa ancora più curiosa: Ancel Keys ha vissuto proprio in Cilento, fino a 101 anni.
Storia di Paestum
La storia di Paestum risale al VI secolo a.C., quando fu fondata da colonizzatori greci provenienti da Sibari, una città dell’Italia meridionale. Il nome originale della città era Poseidonia, dal nome del dio greco del mare, Poseidone.
Durante il periodo greco, la città fiorì, sia dal punto di vista economico, che culturale: mentre, infatti, diventava importante centro di scambi e commercio e famosa per la sua agricoltura, in particolare per la produzione di vino e olive, le arti e la cultura raggiungevano livelli altissimi, come testimoniano i numerosi templi e altri edifici pubblici costruiti in questo periodo.
Nel IV secolo a.C., la città passò sotto il dominio romano: da questo momento si chiamerà “Paestum”.
Durante il periodo romano, la città continuò a prosperare come importante centro agricolo e commerciale. I Romani costruirono numerosi edifici pubblici e monumenti, tra cui un anfiteatro, un foro e un bagno pubblico, ancora oggi visibili.
Durante il Medioevo, Paestum fu abbandonata e cadde in rovina.
La città fu riscoperta solo nel XVIII secolo da viaggiatori europei che rimasero affascinati dai templi greci e dalla ricca storia della città.
L’impulso alla scoperta dell’area dei templi arrivò solo dopo, a seguito delle operazioni marine che succedettero lo sbarco di Salerno: in questa occasione, a seguito di numerose perlustrazioni intorno alla Valle dei Templi, vennero fuori alcuni importanti reperti, come le stipi votive della Basilica e del Tempio di Nettuno.
Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta furono scavate le necropoli di Paestum, che portarono alla luce alcuni preziosi reperti, come la famosa Tomba del Tuffatore.
A partire dagli anni Ottanta, grazie ad alcuni fondi resi disponibili dal Ministero dei Beni Culturali ed altre iniziative pubbliche, gli scavi hanno avuto ulteriori sviluppi, permettendo, inoltre, di restuarare e mettere in valore alcuni monumenti venuti alla luce.
In questo modo, Paestum è lentamente diventata la destinazione popolare e ambita per i turisti di tutto il mondo, che conosciamo oggi: un luogo che permette di fare un autentico ed emozionante viaggio nel tempo, giungendo al cuore della civiltà greca e delle nostre preziose radici storiche.