La città di Napoli lascia senza parole.
A contribuire a questo fascino, difficile da riassumere tra le righe di un articolo, non è solo la quantità di monumenti e luoghi di interesse, risultato delle complesse vicende storiche, ma l’atmosfera che si respira in ogni vicolo, piazza, strada della città.
Difficile descrivere quel misto di teatralità, caos ed energia vitale nel quale si è immersi appena si inizia l’esplorazione dei suoi luoghi: è qualcosa di assolutamente unico nel suo genere, che bisogna vivere almeno una volta nella vita.
In questo articolo, proveremo a portarti per mano alla scoperta della splendida città di Napoli.
📣 Ti avvisiamo: non abbiamo la pretesa di essere esaustivi!
Le cose da vedere sono tali e tante, che probabilmente non basterebbero trenta pagine per raccontare tutto quello che merita assolutamente una visita. E se alle attrattive turistiche volessimo aggiungere aneddoti, curiosità, tradizioni, personaggi famosi e cucina tradizionale, le pagine arriverebbero almeno a novanta.
Proveremo, però, a condurti nei luoghi più significativi, dividendo la città in otto zone: di volta in volta, ti indicheremo il monumento “must” e le altre attrazioni che deciderai di visitare in base al tempo che hai a disposizione.
Alla fine di questo articolo avrai le idee più chiare sulle tappe del tuo itinerario, sia che si tratti di una fuga di mezza giornata, sia che tu decida di pernottare a Napoli per più giorni.
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Indice dei contenuti
Come arrivare a Napoli
Se parti da altre zone d’Italia, puoi raggiungere la città di Napoli sia con l’aereo, sia con il treno.
✅ Dalla stazione di Napoli, puoi procedere a piedi attraversando piazza Garibaldi e Corso Umberto (la zona comunemente conosciuta come “rettifilo”). In alternativa, puoi usufuire dei bus ANM: a tal proposito, ti consigliamo la linea R2, che da Piazza Garibaldi attraversa Corso Umberto, via Duomo, via Medina e raggiunge Piazza Trieste e Trento.
Impossibile non menzionare la Metropolitana di Napoli: la linea 1 ti porta a via Duomo, via Toledo, a Piazza Dante e Piazza Museo, la linea 6 collega il quartiere Fuorigrotta con Mergellina.
📣 Una curiosità sulle Metropolitana di Napoli
Non perderti le Stazioni dell’Arte, progettato da architetti di fama internazionale. Le più belle si trovano lunga la Linea 1. La più famosa è quella della fermata Toledo, progettata da Oscar Tusquets Blanca. Qui trovi anche un’istallazione luminosa lungo le scale mobili: un cielo blu puntellato di stelle luminose che brilla sulle testa dei viaggiatori di passaggio.
Se preferisci, puoi viaggiare a bordo di uno dei tanti taxi che troverai all’uscita della stazione.
✅ Se viaggi in aereo, dall’Aereoporto Internazionale Capodichino, puoi prendere la navetta ALIBUS, che raggiunge il centro della città.
In alternativa, oltre al Taxi, puoi viaggiare a bordo di un taxi collettivo: lo riconosci perché sul parabrezza anteriore riporta la scritta “Taxi collettivo”. La tariffa a persona si aggira intorno ai 6€ ed è comprensiva di bagagli.
✅ Se parti dalla Costiera Amalfitana, devi raggiungere prima la città di Salerno.
Per fare questo hai due opzioni: puoi viaggiare a bordo degli autobus SITA SUD, che partono circa ogni ora da Amalfi e si fermano presso tutti i comuni della Costiera, oppure, da aprile a novembre, puoi usufuire dei servizi via mare Travelmar. I traghetti partono da Amalfi, Minori, Maiori, Cetara e Vietri sul Mare e ti permettono di raggiungere più velocemente la città di Salerno, godendoti tutta la piacevolezza del viaggio via mare.
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Da Salerno, puoi prendere uno dei tanti treni (Regionale, Intercity, Alta Velocità), che in massimo 50-60 minuti ti permetteranno di raggiungere la città di Napoli. Per il rapporto prezzo-tempo di percorrenza consigliamo l’Intercity: in circa 40-50 minuti raggiungi Napoli spendendo davvero pochi euro.
In alternativa, da Via Vinciprova puoi prendere l’autobus SITA SUD per Napoli: in questo caso, il viaggio dura non più di un’ora. Se vuoi partire subito alla scoperta della città, ti consigliamo la fermata successiva alla stazione: quella in via Marina, da cui raggiungi subito il cuore storico della città.
✅ Se parti da Sorrento, la Circumvesuviana in circa 60/70 minuti ti condurrà a destinazione. Con l’Aliscafo, invece, parti da Marina Piccola e arrivi al Molo Beverello di Napoli in circa 40 minuti.
Se Napoli è solo una parte di un viaggio più lungo, che prevede anche una tappa in Costiera Amalfitana, ti consigliamo di scaricare la nostra guida gratuita “Come muoversi in Costiera Amalfitana senza stress”, con tanti preziosi consigli per spostarti agevolmente tra le varie destinazioni e i luoghi di maggiore interesse.
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Cosa vedere a Napoli
Come ti abbiamo anticipato nell’introduzione a questo articolo dedicato alla città di Napoli, procederemo dividendo la città in otto zone.
Il nostro obiettivo è quello di fornirti una guida che ti permetta di decidere autonomamente da dove partire e cosa visitare, in base al tempo che hai a disposizione.
Lo sappiamo: non è facile scegliere tra tantissime cose da vedere!
Per questa ragione, ti indicheremo di volta in volta il monumento più importante e ti elencheremo velocemente le altre attrazioni che puoi visitare in quella specifica zona.
Nel comporre il tuo itinerario, metti in conto alcune tappe di gusto: la città di Napoli pullula di chioschi, pasticcerie, banchetti e locali che offrono street food gustosissimo e, a nostro avviso, imperdibile.
Quindi, non creare una lista fittissima di monumenti da visitare: punta piuttosto alla qualità del tempo speso, pensando anche a goderti la particolare atmosfera e l’energia che si respirano qui.
✅ Prevedi almeno una tappa per un buon caffè e sfogliatella, una a pranzo per gustare una pizza o un calzone fritto farcito con ricotta e cicoli e qualche momento di pura contemplazione, tra vicoli, strade e piazze.
✅ Ti avvisiamo che troverai molti venditori ambulanti e numerosi personaggi pittoreschi, che proveranno a venderti qualcosa, ma non farti intimidire da tutte le cose che si dicono su Napoli: vige, come in tutte le città del mondo, la regola del buonsenso.
Per cui, presta semplicemente attenzione ai tuoi effetti personali: evita di mettere il portafogli, il telefono e il tablet nello zaino, prediligi una borsa a tracolla, assicurati che sia ben chiusa ed evita di viaggiare portando tanto contante con te.
Insomma, ci teniamo a precisare che non rischi una rapina o di essere rapito, ma che semplicemente devi prestare la dovuta attenzione, esattamente come bisognerebbe fare esplorando le città di Roma o Milano.
Fatte le nostre raccomandazioni, procediamo spediti verso l’esplorazione di Napoli!
📍 Zona 1: Piazza Garibaldi – Corso Umberto
A pochi passi da Piazza Garibaldi, vedrai Castel Capuano, costruito nel 1154, ma ampliato e rimodernato nel corso dei secoli. Dal cortile, puoi entrare per visitare il primo piano, dove si trova la Cappella della Sommaria, e il Salone dei Busti, che ti impressionerà per le volte e il soffitto affrescati nel Cinquecento da Pietro Roviale.
In questa zona, raggiungi facilmente anche Porta Capuana, con le sue due torri dell’Onore e della Virtù.
Molto pittoresca, la passeggiata per raggiungere Porta Nolana: risalendo Corso Garibaldi, raggiungi piazza Guglielmo Pepe ed il mercatino “Fuori le mura”. Da qui prosegui lungo via Carmignano e poi raggiungi Piazza Nolana, dove sorge l’omonima porta, delimitata da due torri.
📣 Procedendo da Piazza Garibaldi a Corso Umberto, ti consigliamo anche di visitare le seguenti chiese:
🔹 La Chiesa di Santa Caterina, a ridosso di Porta Capuana
🔹 La Chiesa di San Giovanni a Carbonana, una delle più belle di Napoli
🔹 La Chiesa di San Pietro ad Aram, che trovi subito provenendo da Piazza Garibaldi ed immettendoti in Corso Umberto
🔹 La Chiesa dell’Annunziata
🔹 La Chiesa di Santa Maria Egiziaca dell’Olmo
📍 Zona Due: Piazza Nicola Amore e dintorni
Procedendo da Piazza Garibaldi e prendendo Corso Umberto, raggiungi Piazza Nicola Amore: la riconosci dai quattro palazzi ottocenteschi che la incorniciano.
In questa zona, puoi ammirare anche la Fontana del Nettuno: si trova in Piazza Bovio e fu realizzata nel XVII secolo da Domenico Fontana.
Procedendo lungo Corso Umberto, verso via Mezzocannone, incontri anche il Palazzo dell’Università Federico II, un imponente palazzo realizzato tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Incorporato all’edificio dell’Università, la Chiesa del Gesù Vecchio.
Procedendo dritto, incontri anche le seguenti chiese:
🔹 Chiesa dei Santi Marcellino e Festo
🔹 Chiesa di Santa Maria Incoronata, in via Medina
🔹 Chiesa dell’Incoronatella, a pochi passi dalla precedente
🔹 Chiesa di Santa Maria la Nova
🔹 Chiesa di San Diego
📍 Zona Tre: Piazza Municipio e Piazza del Plebiscito
La prima cosa che noti a piazza Municipio è il Maschio Angioino (Castel Nuovo): è situato di fronte al molo Beverello.
L’edificio fu fatto costruire intorno al XIII da Carlo I D’Angiò, da cui prende il nome, e fu fatto restaurare due secolo più tardi da Alfonso I d’Aragona: a questi lavori risale la costruzione dell’Arco di Trionfo, sicuramente uno degli elementi più artisticamente interessanti dell’intero edificio.
All’interno del Castel Nuovo potrai visitare la Cappella Palatina, la Sala dei Baroni e il Museo Civico. Un particolare curioso riguarda la porta di bronzo di accesso al Castello, nella quale è conficcata una palla di cannone, che sarebbe stata scagliata dai francesi, che difendevano il castello dall’invasione spagnola.
A Piazza Municipio potrai anche osservare Palazzo San Giacomo, una costriuzione che risale al periodo di Ferdinando IV e che ospita gli uffici degli assessori e del sindaco.
Tra Piazza Trieste e Trento e il Teatro San Carlo, di cui parleremo tra poco, trovi la famosa Galleria Umberto, coi i suoi tratti neo-rinascimentali. Al centro della galleria osserva sul pavimento la decorazione che raffigura i segni dello zodiaco e una Bussola con i segni cardinali. Nella Galleria potrai anche fare una breve e piacevole sosta presso uno dei bar presenti.
La Galleria Umberto confina con Piazza Trieste e Trento, dove potrai ammirare la fontana dell’Immacolatella e la Chiesa di San Ferdinando. Qui trovi anche il Caffè Gambrinus, uno dei bar storici della città.
In questa zona, non puoi perderti una visita al Teatro San Carlo, considerato uno dei più bei teatri d’Italia. In questo caso, ti consigliamo una visita guidata, che potrai effettuare dal lunedì a venerdì dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30. La domenica le visite guidate sono disponibili solo dalle 10,30 alle 12,30.
📣 Altra tappa irrinunciabile è sicuramente Piazza del Plebiscito, un vero e proprio salotto a cielo aperto. Qui, da un lato, potrai ammirare la Basilica di San Francesco di Paola e dall’altro il maestoso Palazzo Reale, altra tappa obbligata del tuo itinerario.
All’interno di questo mestoso edificio, camminerai tra porticati, cortili e giardini che ti porteranno negli spazi anticamente occupati dalla corte e dai funzionari di Carlo di Borbone, che nel 1734 ne fece la sua sede ufficiale.
Gi ambienti più interessanti sono sicuramente il
🔹 Teatrino di Corte,
🔹 il Salone Centrale,
🔹 il Salone del Trono,
🔹 il Salone d’Ercole, che insieme a numerose altre sale dell’Appartamento Reale costituiscono un vero e proprio Museo.
📣 La visita, tra ambienti interni ed esterni dura circa un’ora.
Vista l’affluenza di visitatori, ti consigliamo di prenotare con anticipo la visita a Palazzo Reale, altrimenti rischi di dover aspettare molte ore, prima di poter accedere alla visita.
L’edificio è aperto alle visite dalle ore 9 alle ore 20, ad eccezione del mercoledì.
📍 Zona Quattro – Piazza Mercato, Via Foria e Via Duomo
A piazza Mercato si tennero le famose rivolte antispagnole: è qui che compare anche il famoso Masaniello, pescatore che la tradizione vuole di origne atranese, di cui parliamo nel nostro articolo dedicato alla Grotta di Masaniello ad Atrani.
Sulla piazza si affaccia la Chiesa di Santa Maria del Carmine, col suo slanciato ed imponente campanile. L’edificio fu costruito nel XII secolo e restaurato nel 1300. Ti consigliamo di accedervi per ammirare l’interno ricco di marmi policromi e di opere d’arte, come il Monumento a Corradino di Svevia, che fu decapitato proprio in piazza Mercato per mano di Carlo I D’Angiò.
📣 Altri monumenti da visitare nei dintorni:
🔹 Chiesa di Sant’Eligio Maggiore
🔹 Chiesa di San Severino e Sossio
🔹 Fontana del Pendino, ornamento della Piazzetta del Grande Archivio
🔹 Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci
🔹 Chiesa di San Carlo all’Arena
🔹 Porta San Gennaro, in Piazza Cavour, che per anni ha costituito l’unico accesso alla città dal lato settentrionale.
🔹 Chiesa dei Santi Apostoli.
🔹 Chiesa dei Girolamini
🔹 Chiesa di Santa Maria di Donnaregina
🔹 Chiesa di San Giuseppe dei Ruffi
🔹 Chiesa di San Giorgio Maggiore
Maggiore spazio dedichiamo al Duomo, prezioso scrigno di opere d’arte e centro della vita religiosa della città.
Il Duomo di Napoli è dedicato alla Vergine Assunta e fu fatto costruire da Carlo I D’Angiò. La facciata dell’edicio, sulla quale prevale lo stile neogotico, è stata più volte rifatta nel corso dei secoli: l’ultima opera di restaurazione risale al 1951 e al 1953 per rimediare ai bombardamenti del 1943.
All’interno della Basilica si trovano numerose tombe di uomini illustri, tra qui quella del primo vescovo di Napoli, Sant’Asperno.
Sotto l’altare maggiore si trova il Succorpo del Duomo, dove sono conservati i resti di San Gennaro.
All’interno della Chiesa puoi accedere alla Cappella del Tesoro di San Gennaro, ornata da preziosi marmi e argentI
Dietro l’altare maggiore, in una cassaforte sono custodite due ampolle con il sangue di San Gennaro, che vengono esposte al pubblico solo due volte l’anno: a settembre e nella domenica che precede la prima domenica di maggio. Nella stessa occasione viene esposto al pubblico il busto reliquiario, pregevole esempio di arte orafa del XIV secolo, conservato nella Sacrestia, dove sono conservati altri 44 busti d’argento di santi compatroni della città.
📍 Zona Cinque: Piazza Cavour – Piazza San Domenico Maggiore
Da piazza Cavour vai alla scoperta delle antiche origini greche della città: proprio in piazza Bellini e nella vicina via Duomo, potrai rinvenire dei resti di edifici di epoca greca. Se procedi verso l’affollata e vivace via dei Tribunali, passeggi lungo il “decumano maggiore” della Napoli greca.
Oggi questa zona, insieme a Piazza San Gregorio Armeno, famosissima per i suoi caratteristici presepi, è meta di numerosi turisti e visitatori.
In questa zona ti consigliamo di soffermarti dapprima nella Piazza San Domenico Maggiore, per ammirare anche gli affascinanti palazzi che la circondando (Petrucci, Corigliano, sede dell’Università L’Orientale, Casacalenda, Sangro e Sansevero). Sulla piazza si affaccia anche la Chiesa di San Domenico Maggiore.
Procedendo in Via Benedetto Croce, trovi Palazzo Filomarino, famoso perchè qui visse e morì il filosofo Benedetto Croce. Qui vi fondò anche l’Istituto Italiano per gli Studi Storici.
In via San Biagio dei Librai, potrai ammirare, a poca distanza l’uno dall’altro, Palazzo Carafa (XV secolo) col suo splendido portale marmoreo, e Palazzo Marigliano, a pochi metri dal precedente.
📣 Monumento da non perdere assolutamente è sicuramente la Cappella di Sansevero, annoverata tra le più interessanti espressioni d’arte napoletana. Fulcro della visita alla Cappella, sarà sicuramente il meraviglioso Cristo velato, opera di Giuseppe Sammartino.
Se in foto quest’opera lascia stupiti, dal vivo regala un’emozione indescrivibile: impressionante la sofferenza impressa sul volto del Cristo morto e il realismo del lenzuolo che morbidamente lo ricopre, accarezzandone il corpo senza vita. All’interno della Cappella, oltre al Cristo Velato, potrai ammirare anche la Pudicizia velata del Corradini, il Disinganno di Queirolo, il Monumento di Paolo di Sangro.
All’interno della Cripta, invece, potrai ammirare due macchine anatomiche del XVII secolo: si tratta di due corpi mummificati di un uomo e una donna con un feto in grembo, che mostrano il sistema arterioso e venoso.
📣 Altri monumenti da non perderti in questa zona:
🔹 La Chiesa di San Lorenzo Maggiore, (XIII sec.)
🔹 Chiesa di Santa Patrizia
🔹 Chiesa di San Paolo Maggiore
🔹 Chiesa di San Domenico Maggiore, una delle chiese gotiche più belle di Napoli. Al suo interno, nella Cappella Brancaccio, potrai ammirare affreschi trecenteschi del Cavallini.
📍 Zona Sei: Spaccanapoli, Santa Chiara – Galleria Principe di Napoli
Spaccanapoli è una delle strade simbolo di Napoli: si chiama così perché divide a metà la città.
Originariamente questa strada partiva da Piazza San Domenico Maggiore, di cui abbiamo parlato poc’anzi, e finiva a Via Duomo. Successivamente fu estesa: dapprima, i Romani la prolungarono fino a Piazza del Gesù e successivamente si estese fino ai Quartieri Spagnoli.
Te ne parliamo in questa sezione, perché da Piazza San Domenico percorrerrai questa strada sempre affollata: noterai su entrambi i lati tantissimi negozi, locali e vetrine che espongono cibo delizioso ed invitante. La prima cosa che incontri sulla tua strada, procedendo da Piazza San Domenico verso via Toledo, è la Chiesa di Santa Chiara, con il suo meraviglioso Chiostro Maiolicato: inutile dirti che si tratta di una tappa obbligatoria.
All’interno della Chiesa ammirerai il Sepolcro di Carlo D’Angiò, annoverato come il maggiore dei monumenti del Medioevo d’Italia per dimensione.
📣 Poco distante incontri un altro monumento da non perdere: la Chiesa del Gesù Nuovo, in stile barocco.
Ammira anche la piazza del Gesù Nuovo, con la sua Guglia dell’Immacolata, esempio di barocco napoletano, realizzata da Matteo Bottiglieri e Francesco Pagano. Ogni anno, l’8 dicembre, i pompieri depongono una corona di fiori sul capo della Vergine Immacolata che sormonta la Guglia.
Procedendo verso Piazza Museo, trovi un altro luogo presso cui fare tappa: si tratta del Museo Archeologico Nazionale, considerato uno dei più grandi musei al Mondo per la quantità di reperti conservati.
Dal Museo Archeologico Nazionale sbucherai su Piazza Dante: qui, dopo aver ammirato la statua di Dante che domina la piazza, potrai decidere di procedere verso Port’Alba e procedere verso piazza Bellini, dove ti consigliamo di visitare l’omonimo teatro, situato in via Conte di Ruvo. L’interno del teatro è molto particolare, con una pianta a forma di ferro di cavallo e il soffitto che ritrae Vincenzo Bellini portato in trionfo dai genietti della Musica.
Sempre in prossimità del Museo Archeologico Nazionale, in via Pessina, puoi fermarti a visitare la Galleria Principe di Napoli: all’interno potrai osservare stucchi che rappresentano Vittorie, sovrastati da una balconata, con stemmi, fregi ed ornamenti.
📣Altri monumenti che puoi visitare in questa zona:
🔹 Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
🔹 Chiesa di San Nicola alla Carità
🔹 Chiesa di Santa Maria Ognibene
🔹 Chiesa di San Domenico Soriano
🔹 Chiesa dello Spirito Santo
📍 Zona Sette: Via Caracciolo, Chiaia e Posillipo
Tra i quartieri di San Ferdinando e Chiaia, di fronte a Via Partenope, spicca Castel dell’Ovo, che domina il Golfo di Napoli. La visita offre un’esperienza molto interessante: osserverai i bastioni in tufo giallo, il Refettorio dei monaci e potrai ammirare lo splendido panorama dai piani alti.
Visto che la Villa Comunale si trova a pochi passi da qui, ti consigliamo di farvi un salto, accedendovi da Piazza Vittoria. Questa villa fu inizialmente concepita come luogo di svago dei reali, che vi si recavano per concedersi delle rilassanti passeggiate. Oggi si presenta ricca di alberi mediterranei, impresiosita da una Cassa Armonica in vetro e ghisa, realizzata nel XIX secolo e di una serie di statue, busti e fontane. All’interno della villa si trovano anche la Casina Pompeiana, la Stazione Zoologica con l’acquarino Dohrn, il Circolo della stampa e quello del Tennis.
Sul Lungomare, invece, ammira la fontana dell’Immacolatella: fu costruita nel 1601 da Michelangelo Naccherini e Pietro Bernini ed è uno dei simboli della marina di Napoli, insieme al Maschio Angioino e al Castel dell’Ovo.
In via Monte di Dio, puoi ammirare Palazzo Serra di Cassano, tra le più importanti opere di Giuseppe Astarita (XVIII secolo) e considerato tra le opere architettoniche più interessanti della città di Napoli. Oggi questo palazzo ospita l’Istituto Nazionale per gli Studi filosofici, che ospita convegni, manifestazioni e progetti umanistici con la partecipazione di studiosi ed intellettuali di ogni parte del Mondo.
📣 Altri luoghi di interesse:
🔹 Villa e Museo Pignatelli: interessante per l’impianto neoclassico e lo stile pompeiano. Si affaccia sul lungomare (il lato di Via Caracciolo) e la Villa Comunale.
🔹 Il Museo Principe Diego Aragona Pignatelli Cortes e il Museo delle Carrozze
🔹 Parco Virgiliano: all’ingresso della galleria Piedigrotta.
🔹 Chiesa dell’Ascensione a Chiaia
🔹 Chiesa di Santa Teresa a Chiaia
🔹 Chiesa di San Giuseppe a Chiaia
🔹 Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone
🔹 Chiesa di San Carlo alle Mortelle
🔹 Chiesa di Santa Maria Apparente
🔹 Chiesa di San Nicola da Tolentino
📍 Zona Otto: Sanità, Capodimonte, Vomero
Per anni il Quartiere Sanità è stato additato come pericoloso. Oggi la zona è stata abbastanza rivalutata, poertanto, ti consigliamo di visitarla, sempre con lo spirito del viaggiatore: con attenzione e senza essere imprudenti.
In questa zona (puoi arrivarci con la linea 1 o 2 della Metropolitana), noterai subito una grande quantità di steet art realizzate da artisti di strada più o meno noti.
Da via Foria intravedi la porta di San Gennaro, attraversi la strada e ti trovi in Via Vergini, una strada con un allegro e vivace mercatino, dove potrai assaporare tutta la teatralità e lo spirito gioioso di questa città.
Procedento verso Piazza Sanità, vedrai al centro della Piazza la Basilica di Santa Maria della Sanità, chiesa secentesca, che sorge su un’antica area cimiteriale, le Catacombe di San Gaudioso, a cui si accede dalla Cripta della Chiesa.
📣 Qui apriamo una breve parentesi
La città di Napoli presenta una quantità incredibile di cavità sotterranee (ne parleremo anche nella sezione dedicata alle esperienze). Pensa che sono almeno 614 000 metri quadrati di cavità sotterranee. Secondo la tradizione, ad iniziare i primi scavi sarebbero stati i Cimmeri, un popolo che avrebbe vissuto lontano dal sole in città scavate sotto la superficie.
✅ Sotto il quartiere Sanità sono poste, ad esempio, le Catacombe di San Gennaro, che risalgono al III secolo, quelle di San Gaudioso, Santa Maria della Vita, S. Eframo Vecchio e San Severo, risalenti invece al V secolo.
✅ Un’altra attrazione curiosa ed estremamente caratteristica è sicuramente il Cimitero delle Fontanelle, che raccoglie una quantità impressionante di teschi, ad alcuni dei quali sono legate particolari ed affascinanti leggende.
A questi teschi è legata una particolare tradizione antica: quando l’ossario fu aperto al pubblico, nel 1857, si diffuse l’abitudine da parte delle famiglie della zona di “adottare” uno dei teschi, ripulendolo accuratamente ed offrendogli candele votive e fiori.
Nei pressi del Cimitero delle Fontanelle potrai accedere anche alle Catacombe di San Gennaro, uno dei più interessanti esemplari di museo cristiano del Mezzogiorno.
📣 Da non perdere: il Palazzo Reale di Capodimonte, all’interno del quale potrai ammirare il Museo e le Gallerie Nazionali, dove trovano spazio opere di Simone Martini, Correggio, Giovanni Bellini, Mantegna, Caravaggio, El Greco.
Approfitta del Parco, detto “Bosco di Capodimonte”, per fare due passi tra alberi secolari e silenzio.
✅ Se sei appassionato di Astronomia, ti ricordiamo che sei in prossimità di un luogo che potrebbe interessarti: l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, dove potrai ammirare tante strumentazioni per l’osservazione stellare, di pregevole valore artistico e scientifico.
✅ Nella zona del Quartiere Vomero, devi assolutamente visitare Castel Sant’Elmo e l’attigua Certosa di San Martino. Quest’ultima, situata in una posizione panoramica,custodisce una quantità di pitture (Luca Giordano, Caracciolo, Ribera, Massimo Stanzione), che la rende assimilabile ad una piccola galleria d’arte.
All’interno della Certosa potrai visitare anche il Museo Nazionale di San Martino, con diverse sezioni, alcune di notevole importanza, perché conservano dipinti che raccontano la storia dell’arte della città tra XVII e XIX secolo. Molto interessante la sezione dedicata al presepe napoletano, con pastori realizzati da artisti del Settecento.
✅ Nel quartiere Vomero visita anche Villa Floridiana: una villa in stile neoclassico circondata da un romantico giardino impreziosito da oltre 100 specie di piante e da numerose statue.
La villa ospita anche il Museo Nazionale “Duca di Martina”, che custodisce una preziosa collezione di porcellane e maioliche.
Cosa fare a Napoli
Viaggiatore curioso, avventuroso, affamato di emozioni?
Qui trovi una selezione delle migliori esperienze da aggiungere al tuo itinerario di viaggio!
Trekking e passeggiate
📣 Se desideri allotanarti dalla città e procedere alla scoperta di paesaggi differenti, non puoi perderti assolutamente:
📍 I Campi Flegrei:
ci arrivi con la linea 2 della Metro, scendendo all’omonima fermata. Qui visiterai il Parco Regionale dei Campi Flegrei, una vasta zona di natura vulcanica dove si susseguono circa 40 crateri. Si tratta di un territorio dall’indescrivibile fascino, al quale sicuramente contribuiscono le antiche testimonianze della civiltà greco-romana.
📍 Parco Nazionale del Vesuvio:
per raggiungere questo parco con ben 9 sentieri, puoi prendere l’autobus fino a Pompei e successivamente il tram che porta al piazzale della biglietteria. In auto, sulla A3 esci a Torre del Greco e procedi seguendo le indicazioni.Ti consigliamo di scegliere in anticipo uno degli itinerari possibili: sicuramente l’escursione più gettonata è quella che raggiunge il “Gran Cono”, ossia la bocca del cratere estinto. In alternativa, se sei un trekker più esperto, puoi optare per il percorso più difficile, detto “Valle dell’Inferno”. Ti consigliamo di prevedere almeno mezza giornata per questa visita.
Esperienze che puoi fare solo a Napoli
Tantissime le cose che non siamo riusciti a menzionare nelle sessioni precedenti, ma è davvero impossibile provare a raccontare questa città, che mostra orgogliosamente tutte le tracce di un passato storico ricco, complesso e variegato.
Se risulta difficile provare ad offrire una sintesi che funga da guida di orientamento alla città, provare a consigliare delle esperienze si rivela compito altrettanto arduo.
Nei paragrafi precedenti, ti abbiamo già parlato delle cavità sotterranee e di come Napoli nasconda una sorta di città sotterranea, dove si dipanano strade, vicoli e misteri.
A tal proposito, tra le esperienze che secondo noi davvero non puoi perderti, vi è sicuramente una di queste due visite: Napoli Sotterranea o la Galleria Borbonica.
In entrambi i casi, sarai condotto da guide esperte alla scoperta del cuore segreto e misterioso di Napoli, in un viaggio che tra emozione ed un pizzico di suggestione, ti condurrà lontano dal sole che bacia la città e ti porterà a toccare con mano le sue radici antichissime e i suoi segreti più curiosi.
Come quello che riguarda l’antico acquedotto di Napoli, all’interno del quale si calavano i “Munacielli”, ossia gli addetti alla pulizia dei cunicoli.
Oppure vedrai con i tuoi occhi, all’interno della Galleria Borbonica, gli spazi che furono utilizzati come ricovero dei cittadini durante la Seconda Guerra Mondiale.
Impossibile non menzionare, tra le esperienze imperdibili in città, quelle di gusto: Napoli offre una varietà incredibile di cibo da strada, gustossimo ed economico.
Non perderti, quindi, l’assaggio delle prelibatezze più famose, da mangiare anche strada facendo: l’iconica pizza, il classico panino napoletano o il calzone fritto, con ricotta e cicoli, la sfogliatella o la frolla, il classico tarallo sugna e pepe, la pastiera, il babà e chi più ne ha, più ne metta.
Se vuoi proprio essere sicuro di non perderti le prelibatezze più famose e non finire nelle tipiche trappole per turisti, puoi optare per un tour del cibo di strada con una guida locale.
Anche per visitare la città, se hai poco tempo e vuoi toccare le tappe più importanti, puoi affidarti all’esperienza delle tante guide locali che ogni giorno, con amore per la città e passione per il proprio lavoro, accompagnano viaggiatori e turisti alla scoperta dei suoi luoghi più interessanti.
Eventi imperdibili a Napoli
Impossibile menzionare gli eventi che si svolgono in città: sono talmente tanti, che ti consigliamo di verificare gli eventi in programmazione che coincidono con i giorni di permanenza a Napoli.
✅ Se sei appassionato di Folklore, ti segnaliamo la festa dedicata a San Gennaro, Santo Patrono della città, che viene celebrato ogni anno il 19 settembre.
Generalmente dalla seconda settimana di settembre fino al giorno dedicato al Santo, la città si anima di eventi musicali, culurali e folkloristici, che culminano il 19, con la solenne processione e il cosiddetto miracolo della liquefazione.
Il dolce tipico della festa è costituito dai biscottini limone e cannella, ma se fai un giro delle pasticcerie locali, scoprirai che numerosi pasticceri inventano ogni anno un nuovo dolce da dedicare al loro patrono.
✅ Se sei appassionato di manga e fumetti, ti segnaliamo un altro evento per te imperdibile: il Comicon, che ogni anno si svolge in primavera presso la Mostra d’Oltremare di Napoli.
✅ Ti ricordiamo che durante il periodo di Natale sono numerossisime le manifestazioni e gli eventi disseminati lungo la città, tra presepi viventi, mercatini di artigianato e manifestazioni folkloristiche e culturali.
✅ Imperdibile, se viaggi a fine anno, il Capodanno, che ogni anno trasforma Piazza del Plebiscito e il Lungomare di Napoli in una grandissima ed immensa discoteca all’aperto.
Perché scegliere Napoli come destinazione
Difficile rispondere a questa domanda, senza essere tantati di scrivere un altro paragrafo infinito sulle bellezze, le particolarità e le complessità di questa città.
Napoli è energia pura, un’autentica esperienza che lascia nella memoria tracce indelebili: impossibile dimenticare l’energia nella quale si è immersi, il colore ed il calore, il folklore e la teatralità che si insinua in ogni piccolo, minuscolo granello di vita.
Non vogliamo essere retorici o patetici.
Questa città manifesta delle enormi, folli, indescribili contraddizioni: la vivacità e l’energia si trasformano facilmente in caos, la teatralità e il calore possono sfociare in sfacciataggine ed invadenza, la complessità topografica, mista alla quantità di persone che animano e popolano le strade possono stressare e stancare.
Ma l’assurdo è che tutto questo fa parte della sua essenza: non c’è Napoli, senza le sue contraddizioni.
Per cui, più che fornire uno o cento motivi per visitarla, ci limitiamo a questo: per noi vale sempre la pena di vivere questa indescribile esperienza, sia che si tratti della fuga di un solo giorno, sia che si tratti di tre o cinque giorni di full-immersion. Fidatevi.
📣 Scegli Napoli come destinazione di viaggio se:
🔹 Vuoi scoprire una splendida città d’arte
🔹 Desideri vivere un’esperienza di viaggio indimenticabile, che non ti lasci soltanto il ricordo di tante cose belle viste, ma anche un’energia vitale indescribile
🔹 Cerchi una destinazione facile da raggiungere, che offre una quantità incredibile di esperienze da vivere.Non esiste un periodo migliore per visitare Napoli: come tutte le città d’arte, merita una visita in qualsisi momento dell’anno.
Il periodo migiore per visitare Napoli
Ogni momento dell’anno è buono per visitare Napoli.
📣 Se, però, vuoi scegliere il periodo più adatto alle tue esigenze, ti lasciamo di seguito qualche consiglio utile:
✅ come puoi immaginare, gli inverni sono decisamente miti, fatta eccezione per pochi giorni dell’anno in cui le temperature tendono ad abbassarsi. In linea generale, anche d’inverno le temperature si mantengono intorno ai 14-15 gradi, con giornate piacevoli e adatte all’esplorazione.
✅ In inverno, la Campania tende ad essere più piovosa che fredda. Per questo, l’unica nota negativa da mettere in conto, in caso di viaggio durante i mesi invernali, è la possibilità di trovarsi a girare con ombrello ed impermeabile per più giorni consecutivi.
✅ D’estate, invece, le temperature possono risultare piuttosto torride, soprattutto durante i mesi di luglio e agosto. Girare per la città con temperature molto alte può essere poco piacevole. Questo è da tenere in considerazione, se viaggi con i bambini, se soffri particolarmente il caldo o sei affetto da particolari patologie. Ti raccomandiamo, in ogni caso, di partire attrezzato con protezione solare, cappellino e abiti adatti (coprenti, ma freschi e leggeri).
✅ Durante il periodo a cavallo delle festività natalizie e nei weekend primaverili ed autunnali, la città è praticamente invasa di turisti e viaggiatori. Questo vuol dire una cosa fondamentale: file per accedere a quasi tutte le principali attrazioni e nei locali cult.
📣 Il nostro consiglio è quello di pianificare un itinerario delle attrazioni che ti interessano e di prenotare con anticipo: quasi tutte le principali attrazioni che prevedono l’acquisto di un biglietto forniscono un orario di accesso, in modo da ottimizzare i tempi del tuo viaggio e di evitare inutili attese.
Curiosità su Napoli
✅ Si fa presto a dire “Centro Storico”. Il centro storico di Napoli è il più esteso d’Europa: si tratta di ben 1700 ettari, che si estendono dal Vomero fino ai quartieri di Posillipo e Chiaia.
✅ Napoli in una puntata di Tom & Jerry La città di Napoli è protagonista di una delle puntate del famoso cartone animato. Si tratta, per la precisione, della puntata numero 86 del 1954, in cui gli autori omaggiarono la città con un intero episodio in cui un topolino napoletano accompagna i protagonisti alla scoperta della città. Nella puntata non manca un omaggio alla musica napoletana con un’interpretazione di un brando di Roberto Murolo.
✅ La pizzeria più antica di Napoli Immancabile una curiosità sul cibo iconico di questa città. La pizza si diffuse a Napoli tra il Settecento e l’Ottocento.
La prima pizzeria della città fu la Pizzeria Port’Alba, che aprì i battenti nel 1738, permettendo in un primo momento solo il servizio da asporto: la famosa “Pizza a portafoglio”, da mangiare strada facendo. Successivamente, nel 1830 la pizzeria iniziò anche il servizio ai tavoli, servendola a personaggi del calibro di D’Annunzio, Re Ferdinando di Borbone e Benedetto Croce.
Oggi la pizzeria è ancora aperta e si trova in Via Port’Alba.
Storia di Napoli
Le origini della città di Napoli non sono certe. Probabilmente un primo insediamento fu di origine greca, quando alcuni coloni provenienti dall’Asia Minore, raggiunsero le coste della Sicilia e quelle dell’Italia Meridionale. Presumibilmente il primo insediamento, chiamato Partenope o Paleopoli, sarebbe da individuare nei pressi di Castel dell’Ovo, ad opera di coloni provenienti dalla vicina Pitecusa (Ischia).
Intorno al 340 a.C Roma inizia ad interessarsi a Napoli. L’egemonia di Roma passa dall’essere dapprima un’alleanza e poi una cittadinanza.
Vista la vivacità culturale di una città che già contava 30.000 abitanti e visto l’ottimo clima e la straordinaria bellezza dei luoghi, i patrizi romani fecero qui costruire le proprie residenze estive a Posillipo, Chiaia e nella zona dei Campi Flegrei.
L’apice, dal punto di vista culturale, si raggiunge durante l’età augustea, quando vi soggiornano scrittori e poeti come Virgilio, Orazio e Catullo.
La situazione cambia drasticamente con la caduta dell’Impero Romano D’Occidente: da questo momento Napoli cade sotto il dominio Bizantino.
Quando Basilio, luogotenente di Bisanzio, si autoproclama Duca e si rende indipendente dalla città di Costantinopoli, inizia per Napoli un altro momento di fermento culturale ed economico: si sviluppano chiese e monasteri, il commercio si intensifica e dà l’avvio alla costruzione di porti ed infrastrutture.
Dopo la dominazione Normanna e Sveva, subentrano gli Angioini. Capostipite della casata Angioina è Carlo D’Angiò, che trasferisce la capitale del Regno di Sicilia da Palermo a Napoli. Da questo momento si parlerà di “Regno di Napoli”.
In questa fase Napoli si distacca dalla cultura bizantina ed orientale: da qui lo stile gotico addolcito dall’influenza ellenistica e neoclassica, che caratterizza alcuni dei più importanti monumenti. Mentre il Maschio Angiono diventa simbolo della città e dimora di Carlo I, la città ospita uomini di cultura come Boccaccio, Tommmaso d’Aquino, Petrarca e Giotto.
Dopo una durissima lotta di successione dinastica, Napoli passa sotto il dominio degli Aragonesi, che vi regnano dal 1441 al 1503 e apre una delle più grande parentesi di cultura e civiltà napoletane.
La dominazione spagnola trasforma Napoli da regno autonomo a stato vassallo del Regno Spagnolo: la città, in questo momento storico, è soggetta a pesanti pressioni fiscali, finalizzate soprattutto a finanziare la guerra spagnola.
Vicerè dotato di lungimiranza si rivelò Don Pedro Alvarez de Toledo, che avviò il risanamento della città, costruendo nuove strade (come la famosa via Toledo, che proprio da lui prende il nome), i Quartieri Spagnoli, l’attuale Piazza del Plebiscito, il Museo Nazionale.
In questo periodo è da menzionare anche la famosa rivolta di Masaniello, che si fece portavoce del malessere dei napoletani, diventando simbolo di libertà.
Dal 1707 al 1734 il Regno di Napoli diventa Vicereame Austriaco: un breve periodo, che ha lasciato però una profonda impronta dal punto di vista culturale.
Nel 1734 subentra agli austriaci Carlo di Borbone: inizia per Napoli una delle dominazioni più caratterizzanti per la città.
Il re si fa interprete della profonda esigenza di risanamento ed avvia una rivoluzione amministrativa, economica ed urbanistica: durante il Regno di Carlo III, vengono costruite la Reggia di Capodimonte e quella di Portici, la Reggia di Caserta. Inoltre, si avvia una sorta di rivoluzione industriale, sulla scorta di ciò che già accadeva in Inghilterra: nasce così a Caserta l’Opificio di San Leucio (uno dei primi in Italia) e iniziano gli scavi archeologici che portranno alla luce i preziosi reperti di Ercolano e Pompei.
L’erede di Carlo è Ferdinando IV, che diventa re all’età di otto anni.
Durante il regno di Ferdnando IV di Borbone, un gruppo di intellettuali imbevuti di cultura giacobina e liberale proclamano la Repubblica di Napoli, nel 1799. La rivoluzione viene soffocata nel sangue, con catture e condanne a morte.
Nel 1806 irrompe a Napoli Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone: il re si rifugia a Palermo, mentre il trono viene occupato dal generale e da Gioacchino Murat.
Per circa dieci anni, quindi, Napoli diventa la capitale di un regno che è un pezzo di Francia nel Mediterraneo.
Solo dopo il Congresso di Vienna, Napoli torna Borbonica. A Ferdinando succede Francesco I, Duca di Calabria.
Siamo nel 1828 e si fa risalire a questo periodo la nascita delle prime organizzazioni della camorra, che intreccia, sin da allora, i suoi rapporti con le istituzioni.
Successivamente sale al trono Ferdinando II e vi resterà fino al 1859: il suo sarà l’ultimo regno autonomo di Napoli. Durante il suo regno viene costruita la Napoli-Portici, la prima ferrovia a vapore d’Italia.
Aprono nuove insdustrie, come le officine ferroviarie e metalmeccaniche e numerosi cantieri navali. Viene anche costruita una nuova strada: la Infrescata, che corrisponde all’attuale Corso Vittorio Emanuele.
Il 7 settembre 1860 Giuseppe Garibaldi, dopo aver liberato la Calabria e la Sicilia, giunge a Napoli, si affaccia dal balcone delle Prefettura in piazza del Plebiscito e viene acclamato come un nuovo re.
Da capitale a centro pieno di contraddizioni, la storia di napoli del Novecento è un susseguirsi di vicende politiche che distruggono quanto, seppur in fase embrionale, era stato messo su dai Borbone, causando un ritardo nello sviluppo economico rispetto ad altre città del Nord.
Ma oltre a questo, vi è anche un intrecciarsi di vite di intellettuali, filosofi e uomini di cultura, come Benedetto Croce, Giustino Fortunato, Antonio Labriola, Scarfoglio, Matilde Serao.
Insomma, decenni di luci e ombre, sicuramente anni intensi e complessi, che contribuiscono a quelle contraddizioni profondissime che rendono Napoli una città incredibilmente complessa, ma indubbiamente affascinante.