Gran Carnevale di Maiori: storia di una lunga tradizione

Sfilata Gran Carnevale di Maiori

In questo articolo parleremo del Gran Carnevale di Maiori, una tradizione molto sentita dai maioresi, che negli anni è cresciuta sempre più, diventando una vera e propria manifestazione.

Ogni anno, nelle due settimane che precedono il Carnevale, le strade di Maiori si colorano di allegria: è un tripudio di maschere e coriandoli, di adulti che tornano bambini e bambini che si stupiscono di vedere degli adulti così felici e sorridenti.

Il Gran Carnevale Maiorese non è, infatti, soltanto un momento di intrattenimento per i più piccoli, ma una manifestazione che, mescolando passione e amore per la tradizione, tiene accesa quella voglia irresistibile di divertirsi e di lasciarsi un po’ andare, indossando magari una maschera per essere un po’ più sé stessi.

Un momento in cui regnano la creatività e quella meravigliosa voglia di cooperare tra i cittadini che prendono attivamente parte alla manifestazione, impegnandosi da alcuni mesi prima.

Se vi trovate a Maiori nel periodo di Carnevale, vi invitiamo a prendere parte all’evento: un autentico inno alla gioia e al divertimento, ma anche un’occasione per toccare da vicino le tradizioni locali, quelle tenute in vita da persone che ci credono e proprio per questo ci mettono davvero tanto impegno e tanta passione.

L’evento: che cos’è il Gran Carnevale di Maiori

Tra le tante manifestazioni ed eventi organizzati a Maiori nel corso degli anni, il Gran Carnevale Maiorese, in particolare, è riuscito nell’ardua impresa di diventare tradizione, cioè trasmissione di memorie e competenze tra generazioni.

Le righe che seguono sono scritte dal nostro Alessandro Milano, che ha voluto ricostruire la storia dell’evento.


Sebbene non sono passati poi tanti anni da quella prima edizione del 1971, nei racconti di chi c’era, quel primo carnevale ha già assunto aspetti leggendari, spinto soprattutto dalla caratteristica che meglio accomuna e smuove, nel bene e nel male, i millenari paesi d’Italia:il campanilismo.

La storia dell’evento

Il Carnevale di Maiori, a detta dei testimoni, nasce proprio dall’eterna competizione tra vicini di casa, in questo caso i cittadini di Minori che, in anticipo, già alla fine dei fantastici anni ’60 organizzavano una sfilata di gruppi con maschera a tema, ospitando di consueto amici delle altre cittadine della Costiera; i maioresi in particolare accolsero con entusiasmo l’invito.

Durante il carnevale del 1970 però qualcosa andò storto per i maioresi i quali, non accettando il verdetto che relegava il loro “Satyricon”, di Petroniana e Felliniana memoria, all’ultimo posto dell’annuale competizione, si ripromisero per l’anno successivo di organizzare la loro sfilata carnevalesca.

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Le prime edizioni del Carnevale di Maiori

Nasce così il Gran Carnevale Maiorese che nelle prime edizioni conservò i connotati già sperimentati a Minori, quelli di un lungo corteo di carri con scenografie e maschere a tema. La sfilata, da subito, ebbe notevole successo, grazie soprattutto al carattere genuino e popolare della festa, che coinvolgeva nel suo spirito goliardico gran parte del paese.

I maioresi prima ancora di far divertire gli altri si divertivano loro stessi, generando un coinvolgente circolo di allegria, molto spesso ironizzando ed esorcizzando problemi e tematiche di attualità che ai nostri occhi sembrano ancora moltovicine alla nostra quotidianità.

Alla metà degli anni settanta le scenografie dei carri iniziarono ad essere realizzate con l’antichissima tecnica della carta pesta, ancora oggi utilizzata. Appena trascorso il Natale in paese inizia una febbrile attività che coinvolge centinaia di cittadini nella realizzazione dei carri allegorici che,nei fino alla domenica precedente al carnevale, trasforma i Maioresi in modellatori, pittori e maestri di ogni altra arte manuale e la città in un grande cantiere artistico; c’è chi modella il ferro creando lo scheletro dei personaggi, chi recupera la carta e, con pazienza, riveste la sagoma in fil di ferro attaccando i brandelli di carta con la cosiddetta colla di “sucuzzella”, chi colora, chi bada ai movimenti del carro, chi alle luci e così via; ogni costruttore da il suo contributo al carro con le proprie competenze.

A completare la sfilata gli immancabili gruppi di ballo che con molti giorni di prova, perfezionano le corografie eseguite anche dai più piccoli, nessuno sfugge o escluso dalla grande festa.

I favolosi anni ‘80 del Carnevale maiorese

Lo spirito del Gran Carnevale Maiorese conquistò presto gli altri abitanti della Costiera Amalfitana e soprattutto i forestieri che di anno in anno accorsero sempre più numerosi alla manifestazione arrivando agli inizi degli anni ’80 ad essere considerato da molti il “secondo carnevale d’Italia”, dopo Viareggio, osservato con attenzione anche dagli organizzatori di altre importanti manifestazioni carnevalesche.

Il Gran Carnevale di Maiori oggi

Oggi il Gran Carnevale Maiorese, più che un evento, è una vera è propria tradizione, un pezzo di vita e di memoria di tutti i suoi abitanti. L’organizzazione della manifestazione procede e cresce di anno in anno, ospitando per circa due settimane eventi collaterali per adulti e bambini,

La sua assenza sarebbe molto di più di una mancata occasione di divertimento, per la città di Maiori significherebbe l’assenza di un importante momento di elaborazione artistica, di satira e di riflessione sull’attualità, di acquisizioni di competenze spesso in via d’estinzione e, soprattutto, un fondamentale e vitale momento di aggregazione cittadina.

Quando si svolge il Carnevale di Maiori

Il Carnevale di Maiori si tiene ogni anno nei due weekend che precedono il Carenvale, fino al martedì grasso, giornata in cui avviene la premiazione dei carri allegorici.

In caso di pioggia, generalmente la manifestezione viene rimandata e può quindi proseguire anche nel weekend successivo al Carnevale.

Oltre alla sfilata dei carri, con l’esibizione dei gruppi di ballo e l’euforia collettiva che invade tutta la città di Maiori, le due settimane sono arricchite da eventi collaterali, pensati per le famiglie. Non mancano mostre d’arte o eventi culturali.

Ad esempio, per l’edizione 2024, il lungomare di Maiori si è trasformato in una mostra fotografica a cielo aperto, con installazioni che, attraverso scatti storici, raccontavano la storia e la tradizione di questa splendida manifestazione.

Perchè non devi perderti il Gran Carnevale di Maiori

Questo evento porta allegria e divertimento nelle strade della città di Maiori: nei giorni del Carnevale si resta rapiti da tanto colore e gioia di vivere.

Osservare un’intera città impegnata in un momento di condivisione così bello è sicuramente un’esperienza che rallegra la vacanza.

Oltre a questo, permette di conoscere da vicino la maestria e la bravura delle persone coinvolte nella realizzazione dei carri allegorici: si tratta di una lunga tradizione, portata avanti e tenuta in vita con passione e dedizione da maioresi giovani e meno giovani, che ogni anno lavorano per mesi alla realizzazione delle sculture di cartapesta, che coloreranno la manifestazione.

Vieni al Gran Carnevale di Maiori se:

  • Viaggi con i bambini: in questo caso, non puoi assolutamente perderti questo evento coloratissimo. Porta con te dei travestimenti per tutta la famiglia: ti assicuriamo che anche se normalmente non ami questo genere di iniziative, una volta qui, non potrai fare a meno di lasciarti andare a una sgangherata e chiassosa gioia di vivere.
  • Stai cercando un motivo per venire in Costiera Amalfitana in bassa stagione: sappiamo che la Costiera Amalfitana può sembrare meno allettante nei mesi invernali, quando le giornate di sole sono più brevi ed è più facile capitare in un periodo di piogge o maltempo. Tuttavia, il Gran Carnevale di Maiori può essere la scusa perfetta per prenotare un insolito weekend fuori dalla tua comfort zone.
  • Sei un appassionato di fotografia: in questo caso, una capatina all’evento è d’obbligo. Il colore, il movimento e l’allegria ti travolgeranno e ti aiuteranno a portare a casa fotografie spettacolari.

Come raggiungere la location dell’evento

Raggiungere Maiori è semplice, da qualsisi punto della Costiera Amalfitana ti sposti, viaggiando a bordo degli autobus Sita Sud, che partono ogni ora da Amalfi e Salerno, ad eccezione dei giorni festivi, quando la frequenza è di una corsa ogni due ore circa. Puoi comunque verificare gli orari sul sito dell’azienza.

Tieni in considerazione che per consentire lo svolgimento della manifestazione, con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi di ballo, oggi, nei giorni della manifestazione è vietata la sosta e la fermata di tutti i veicoli in Via G. Amendola, dal civico 1 e fino al limite del territorio comunale dal primo pomeriggio fino alla sera.

Se desideri pernottare a Maiori, abbiamo scelto per le migliori strutture per goderti l’evento in totale comodità

Se parti da Salerno, ti consigliamo di viaggiare a bordo degli autobus Sita Sud, poiché, data la cospicua affluenza alla manifestazione, la ricerca di un posto auto potrebbe risultare ardua e complicata, compromettendo la piacevolezza della giornata. In alternativa, puoi partire con largo anticipo, avendo cura di raggiungere la città di Maiori in mattinata.

Se parti da Napoli, devi raggiungere prima la città di Salerno e poi da Salerno raggiungere la città di Maiori.

Da Napoli puoi viaggiare a bordo di un InterCity o di un regionale, che ti permettono di raggiungere Salerno in meno di un’ora. Da qui, puoi prendere l’autobus diretto ad Amalfi, che fa fermata a Maiori, appena fuori dalla stazione.

Se desideri altre informazioni per spostarti agilmente in Costiera Amalfitana, puoi scaricare la nostra guida gratuita.

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